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Sicurezza sul lavoro

Green Pass per tutti i lavoratori del settore privato – Sintesi – le regole principali

By 8 Luglio 2021Novembre 18th, 2022No Comments

Dove si applica
Il possesso e l’esibizione, del Certificato Verde sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro.

A chi si applica
Sono tenuti a possedere e ad esibire su richiesta il Certificato Verde coloro che svolgano attività lavorativa nel settore privato (oltre che nel settore pubblico).
Le disposizioni di cui sopra non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

I controlli e chi li effettua
Sono i datori di lavoro a dover assicurare il rispetto delle prescrizioni.
Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche.
I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro, anche a campione.
I datori di lavoro inoltre individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni cui compete trasmettere al Prefetto gli atti relativi alla violazione.
Nel caso in cui vi siano dei lavoratori (esterni) che esercitano la propria attività lavorativa presso l’azienda, la verifica del possesso del Green Pass, oltre che dal Datore di Lavoro committente, è effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro.

Modalità di effettuazione dei controlli:
“La verifica delle certificazioni verdi COVID-19 è effettuata mediante la lettura del codice a barre bidimensionale, utilizzando esclusivamente l’applicazione” normativamente prevista (app: Verifica C19), che consente unicamente di controllare l’autenticità, la validità e l’integrità della certificazione, e di conoscere le generalità dell’intestatario, senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l’emissione.

Conseguenze pratiche per i lavoratori
I lavoratori, nel caso in cui comunichino di non essere in possesso della certificazione verde COVID-19 o qualora risultino privi della predetta certificazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021 termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato.
Per le imprese con meno di quindici dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il predetto termine del 31 dicembre 2021.

Le sanzioni per il dipendente
È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro (irrogata dal Prefetto) per i lavoratori che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di Green Pass si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore.

Le sanzioni per il datore di lavoro
A carico del datore di lavoro per le violazioni dei propri obblighi è applicabile la sanzione amministrativa da € 400 ad € 1.000, di competenza del Prefetto.

Assunzioni in sostituzione
Per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore privo di Certificato Verde.

TRATTO DAL “SOLE 24 ORE” DOMANDE E RISPOSTE

Quando scatta l’obbligo di green pass per il mondo del lavoro?
Dal 15 ottobre si cambia: green pass obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici e privati. L’obbligo scatta in tutti i luoghi di lavoro: nelle fabbriche, negli uffici, negli studi professionali. Per i lavoratori privati e pubblici senza green pass la sospensione dello stipendio scatta dal primo giorno. Nelle imprese con meno di 15 dipendenti la sospensione scatta dal quinto giorno.

Deve avere la certificazione verde anche chi svolge volontariato o formazione?
Il green pass diventa obbligatorio anche per chi svolge, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nella Pubblica Amministrazione o da privati, anche con contratti esterni.

Green pass obbligatorio anche per l’idraulico e l’elettricista?
L’obbligo di green pass si applica anche all’idraulico o all’elettricista che svolge il suo lavoro nel pubblico e nel privato.

Le partite Iva devono avere il certificato verde?
Sì, è stato stabilito che l’obbligo scatta anche per le partite Iva. Vuol dire che il pass vale anche per gli studi professionali e per i fornitori.

Quanto tempo è valido il green pass per chi ha completato il ciclo vaccinale?
Per le persone che hanno completato il ciclo vaccinale il certificato verde è valido un anno dalla data dell’ultima somministrazione, grazie alla previsione introdotta nella fase di conversione in legge del primo decreto Covid. Anche per il vaccino a dose unica J&J.

Dopo un tampone per quanto rimane valido il green pass?
La certificazione verde che arriva dopo un tampone molecolare o antigenico rapido negativo è valida 48 ore dall’ora del prelievo del tampone. Il governo ha già dato parere favorevole all’estensione a 72 ore della validità solo del tampone molecolare (si tratta di un emendamento al decreto green pass in Parlamento).

Dopo la prima dose di vaccino si devono ancora attendere 15 giorni?
Sì, si continuano ad attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anti covid per avere il green pass.

Chi deve effettuare i controlli sugli obblighi del green pass nel mondo del lavoro?
I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi di green pass per l’ingresso al lavoro. Il controllo viene effettuato anche sui soggetti che svolgono formazione o volontariato. Entro il 15 ottobre i datori di lavoro definiranno le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, e individueranno i soggetti incaricati dei controlli al momento dell’accesso al lavoro e delle contestazioni delle violazioni.

Per il lavoro privato quando scatta la sospensione?
Nel privato i lavoratori sono sospesi dal primo giorno nel quale risultino privi del green pass o se non ne siano in possesso al momento dell’accesso al luogo di lavoro. Per le imprese con meno di 15 dipendenti la sospensione dall’attività lavorativa scatta dal quinto giorno di mancata presentazione della certificazione verde e la durata può corrispondere a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione. E comunque per un periodo non superiore a 10 giorni e non oltre il termine del 31 dicembre 2021.

Il datore di lavoro può sostituire il lavoratore sospeso?
Solo nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Il decreto prevede infatti che la sospensione in caso di mancata presentazione della certificazione verde (che scatta dal quinto giorno) possa corrispondere alla durata del contratto di lavoro per la sostituzione. Comunque per un periodo non superiore a 10 giorni e non oltre il termine del 31 dicembre 2021.

Che succede a chi presenta una certificazione verde falsa?
Due le possibili frodi: contraffare o acquistare un certificato falso; spacciarsi per un’altra persona mostrando la certificazione di un’altra persona. Chi falsifica una certificazione verde rischia di incorrere nel reato di falsità materiale commessa dal privato: la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni, ridotta fino a un terzo. Chi usa un pass falso senza aver preso parte alla contraffazione commette il reato di uso di atto falso, ma le pene sono ulteriormente ridotte di un terzo.
Sono reati procedibili d’ufficio: chiunque potrà denunciare la falsa certificazione, sia il personale addetto al controllo, sia qualsiasi altra persona. A carico di chi utilizza la certificazione di altri potrebbe applicarsi anche il reato di sostituzione di persona, punito con la reclusione fino a un anno. Per il delitto di sostituzione di persona non sono necessari i raggiri tipici della truffa. Quindi esibire un certificato verde di un’altra persona può far scattare il reato di sostituzione di persona.

I lavoratori privati che non presentano il green pass saranno licenziati?
No, saranno sanzionati: sanzioni pecuniarie e sospensioni per assenza ingiustificata. Non è previsto il licenziamento.

Sono previsti tamponi gratuiti per chi non è vaccinato?
Il tampone sarà gratuito solo per le persone fragili.

Ci sono prezzi calmierati per i tamponi?
Il prezzo calmierato per i tamponi rapidi nelle farmacie convenzionate è stato prorogato dal 30 settembre al 31 dicembre 2021. Si pagano 15 euro, anziché 22, per gli adulti e 8 euro dai 12 ai 18 anni.

Per ottenere il green pass bastano anche solo i tamponi salivari?
Sì, è una delle novità che arrivano dalla conversione in legge del primo decreto green pass. Il pass è valido 48 ore.